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sabato 24 aprile 2010

venerdì 19 febbraio 2010

SCHIAVITU'

La schiavitù è un'attività presente dalle civiltà più antiche come quelle mesopotamiche che rappresentava una componente essenziale per l'economia soprattutto derivata dalle guerre. Ma con l'avvento dell'illuminismo, durante il 700, si cominciò a pensare all'uguaglianza tra gli uomini e da questo pensiero unito ai già presenti, sebbene scarsi, movimenti cristiani nacque una nuova visione dell'uomo e un risultato fu la Guerra Civile Americana finita il 26 maggio 1865 che vide i padroni di schiavi nel sud del paese sconfitti. Questo fu solo formalmente poiché in america questo fenomeno durò ancora e anche nel resto del mondo come ad esempio il colonialismo italiano, guardando qualcosa vicino a noi, di fine 800. Soltanto nel 1948 si fece una legge mondiale, a cui però non tutti aderirono, cioè la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Oggi la schiavitù è ancora presente, perfino in Italia, sebbene non in forma esplicita. Alcuni esempi sono: la prostituzione e lo sfruttamento di immigrati.

Volevo approfondire quest'ultimo argomento: infatti un esempio accaduto a
Rosarno nel maggio 2009 dove sono stati arrestati tre imprenditori e due "mediatori" bulgari. " Volevano sfruttare i cittadini senza permesso di soggiorno nei campi con ogni clima per nove, dieci ore al giorno" scrivono i magistrati " in caso di rallentamento del ritmo di raccolta venivano picchiati e ricevevano uno stipendio molto inferiore alla normale retribuzione giornaliera". E ciò è riaccaduto agli inizi del 2010.


E sebbene il loro motivo di rivolta il giorno dopo gli abitanti di Rosarno vollero che gli operai extracomunitari se ne andassero al più presto: si sono fatti sopraffare dalla paura, non hanno lasciato spazio alla ragione e così non hanno veramente focalizzato chi è che se ne sarebbe dovuto andare: la mafia.

giovedì 11 febbraio 2010

Sepoltura vichinga

Quanto ai complessi funerari, i Vichinghi onoravano i defunti con il rito della cremazione e la successiva sepoltura delle ceneri sotto tumuli di terra, oppure con l'inumazione in camere tombali in legno a forma di nave, con la deposizione del defunto, accompagnato dal cadavere di una o più persone a lui molto vicine, che sceglievano liberamente di essere uccise per accompagnarlo nel Walalla, su una vera nave che poteva essere data alle fiamme oppure seppellita sotto un grande tumulo di terra e pietre. Era fondamentale che la nave funeraria fosse stata in grado di tenere il mare.

Gli archeologi hanno portato alla luce tre magnifici esempi di navi utilizzate a scopo funerario nella Norvegia meridionale, a Oseberg, a Gokstad e a Tune, tre località del fiordo di Oslo. Tutte e tre sono attualmente esposte al Museo delle Navi Vichinghe di Oslo, anche se soltanto quella di Tune è stata completamente restaurata. La nave di Oseberg, superbamente decorata e in grado di navigare solo in acque costiere, risale alla prima metà del IX secolo e di fatto può essere definita come un'elegante chiatta di stato, usata per la sepoltura della regina Asa, che si pensa fosse la terribile nonna di Harold I Bella-Chioma, unificatore della Norvegia sotto un'unica corona verso la fine del IX secolo. La salma della regina venne accompagnata alla sepoltura da una giovane schiava; nella tomba furono collocati tutti i mobili e gli oggetti che l'avevano circondata in vita: un carro in legno, alcune slitte, letti, arazzi, telai per tessere, barili, una serie completa di utensili da cucina, finimenti per cavallo, varie paia di scarpe, svariati oggetti personali, e perfino un bue.

Un'altra usanza, riservata a quei contadini che avevano navigato e combattuto per mare, era di seppellire il defunto entro navi simboliche costituite da strutture megalitiche a grosse pietre fitte, disposte secondo una forma ovale che simulava una nave. Il defunto era sepolto presso una pietra posta all’interno della struttura. Un esempio molto interessante è costituto da Ale Stenar(Nave di Ale), un complesso megalitico nel sud della Svezia, nella regione dello Scania, costituito da 60 grosse pietre, 59 delle quali disegnano il profilo della nave, mentre una è posta sul segmento nord-occidentale dell'asse mediano, disposto lungo la direzione che va dal punto di levata del Sole al solstizio d'inverno a quello di tramonto al solstizio d'estate. La "nave" è dunque orientata in accordo con le configurazioni del Sole alle due più importanti feste vichinghe. Secondo i ricercatori Vincent H. Malmstrom, James T. Carter e Curt Roslund, che negli anni Settanta studiarono il complesso megalitico di Ale, il numero, la posizione e la spaziatura delle pietre sono

tutt'altro che casuali. Tra l'altro, il numero dei monoliti coincide con quello dei giorni compresi entro due lunazioni complete: 30+29, approssimato all'intero più prossimo; forse Ale Stenar aveva anche qualche funzione calendariale, oltre alla pura e semplice rappresentazione simbolica della nave funeraria.



venerdì 22 gennaio 2010

PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA
Il governo ha posto alla Camera la questione di fiducia sul "decreto Ronchi", già provato dal Senato e il cui cuore è la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua. Lo ha annunciato nell'Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.
Una decisione che ha provocato la dura reazione dell'opposizione. «Si sarebbe arrivati subito ad un voto unanime su questo provvedimento se il governo avesse stralciato dal decreto l'articolo sui servizi pubblici locali che non ha il coraggio di discutere nè di spiegare alla gente», è stato il commento di Marina Sereni del Pd. «Questa fiducia - spiega Sereni - non è certo motivata dall'ostruzionismo dell'opposizione da dalla mancanza di fiducia del governo rispetto ai propri deputati».
Tra le norme più contestate la liberalizzazione dei servizi pubblici locali (prevista dall'articolo 15), che comprende la gestione dell'acqua. Anche se nel testo si precisa che la proprietà pubblica del bene acqua dovrà essere garantita. L'articolo in questione prevede che la gestione dei servizi pubblici locali sarà conferita "in via ordinaria" attraverso gare pubbliche e la gestione in house sarà consentita soltanto in deroga e «per situazioni eccezionali». Questa formulazione, secondo le opposizioni, apre la strada alle privatizzazioni. Non rientrano nella riforma la disciplina della distribuzione del gas naturale e dell'energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e le farmacie comunali.
dal Sole 24ore

"Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori" - riporta l'articolo rilanciato da Peacelink che si è diffuso con il passaparola via e-mail e sui blog.

Tutto questo è pura follia... Ci perdono tutti i cittadini tranne coloro che governano le acque e i politici. Non è la prima volta che il governo non è dalla parte dei cittadini, ma fa gli interessi suoi come quando ha fatto i tagli sull'istruzione, che al contrario è un campo in sarebbe necessario investire parecchio quando invece il governo dovrebbe rappresentarci tutti. Perchè dobbiamo ancora continuare a subire? Perchè?

sabato 9 gennaio 2010

I libri consigliati da me


ORCHI
Gli umani sono arrivati nella terra di MarasDantia, e con essi la morte e la distruzione. Le loro malattie hanno decimato le creature che lì vivevano, le loro miniere hanno interrotto le delicate linee di magia che alimentavano quel mondo, e ora, non più frenati dalle forze magiche naturali, i ghiacci del Nord stanno invadendo le terre abitate. Gli animali fantastici - grifoni, draghi e unicorni - sono stati chiusi in gabbia, e i loro occhi terrorizzati vedo
no cadere l'una dopo l'altra le razze antiche
e mitologiche: gnomi, elfi, folletti, coboldi e, sfortunatamente, orchi. Cacciati dalla loro foresta, gli orchi devono ritrovare il proprio orgoglio di guerrieri e sconfiggere la crudeltà degli uomini, mai così feroce, mai così memorabile come in questa storia. Sarà compito di Stryke rinunciare a lottare a fianco di una nazione umana, e con questa decisione guadagnare agli orchi un riscatto che pare impossibile, perché i c
inque oggetti magici che devono trovare per liberarsi dal giogo che li opprime sono
pericolosamente nascosti, segretamente difesi.
Grande trilogia di pura azione, violenta, diretta e piena di rabbia, divisa in " I guardiani dei lampi", " Le legioni del tuono" e " I guerrieri della tempesta", accolta in Inghilterra come l'avvento di un nuovo genere, il fantasy barbarico, dove il consueto cast di dam
e e cavalieri eleganti - vagamente disneyano e politicamente corretto - non esiste più e dove i piani del rapporto fra uomo e creature mostruose vengono completamente ribaltati.

NANI
I nani... una razza poco trattata nella maggior parte dei l
ibri fantasy ma qui invece la paladina di
uomini ed elfi, ma il frangifrutti di orchi, mezzorchi troll e tutte le altre temibili creature che Tion, il
dio del male, può sputare fuori dall voragini più profonde del mondo. Infatti le cinque stirpi di nani difendono nelle loro fortezze tutti i popoli che vivono all'interno della Terra Nascosta... Purtroppo esiste una falla in questa apparente difesa insormontabile: la stirpe dei Terzi, che dalle profondità delle loro fortezze scavate nei cupi Monti Rossi tramano congiure contro le altre stirpi dei figli del Fabbro. Ma esiste, nel grande mondo creat
o da Heitz, un eroe, un Figlio del Fabbro ma allevato da un mago, capace di cambiare completamente la situazione sulla faccia della Terra Nascosta.
Quattro libri, " Le cinque stirpi", La guerra dei nani", " La vendetta dei nani" e senza preavviso " Il
destino dei nani", di pura azione e mistero in cui ci si può immergere come in un oceano.


LO HOBBIT
La creatura più impensabile finirà con il diventare la chiave con cui Thorin
Scudodiquercia, erede del trono sotto la montagna, e i
suoi dodici nani riusciranno a cacciare Smaug un feroce drago
che si è impossessato del regno dei nani di Erebor, la montagna Solitaria. Inoltre ci s
arà Gandalf,
che per la Contea, una terra di contadini Hobbit da c
ui viene anche Bilbo, il nostro protagonista, non è altro che uno strano mago che
però possiede degli ottimi fuochi d'artificio, in realtà si rivelerà un punto di riferimento e un profondissimo pozzo di saggezza.
Questo libro intitolato anche " La reconquista del Tesoro" è il prologo de " Il Signore degli Anelli", il padre del fantasy moderno. Rispetto ai precedenti è più costruito come una favola, meno cruento, ma altrettanto interessante.


IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Gli hobbit, le creature meno
conosciute della Terra di Mezzo segneranno la libertà per questa regione dalla malvagità di Sauron. In confronto l'avventura di Bilbo viene a malape
na ricordata sugli annali se non dai nani e da alcuni popoli del nord. Il suo stesso nipote sarà l'eroe di questa avventura dopo av
er ereditato dallo zio un anello che ha, all'apparenza, soltanto poche
caratteristiche: si restringe o si allarga da un momento all'altro e rende invisibile il portatore; ma in realtà ne nasconde uno di gran lunga peggiore...
Questo è il padre del fantasy odierno scritto in maniera simile a "lo Hobbit" un libro che sebbene lungo vale la pena di leggere perché anche molto complesso con numerose altre storie che lo precedono.


ALEXANDROS
Un presagio in uno dei due templi più antichi al mondo preannunciò la sconfitta del regno persiano. Soltanto anni dopo ciò si avverò con Alessandro, figlio di Filippo di Macedonia il quale lo conquistò come dice la storia.
Una trilogia che racconta di questo eroe dell'antichità con uno stile romanzato come tipico di Manfredi, di conseguenza molto coinvolgente ma sufficientem
ente realistico per far entrare il lettore nel periodo Ellenico.